sabato 1 ottobre 2011

Storia dell'arte e trippa per gatti. Gli articoli di Tomaso Montanari


Il culto dell'arte non è mai stato tanto diffuso quanto oggi, ma quale storia dell'arte è stata innalzata sugli altari? In un clima di sempre più acceso relativismo l'endemica mancanza di fondi per la cultura e la tutela unita a nuove tendenze di marketing che riguardano i beni culturali nella speranza, illusoria, di far cassa stanno completamente svilendo il nostro patrimonio. La storia dell'arte come disciplina scientifica con una sua specifica metodologia, molto diversa dalla soggettività della critica d'arte e dalla spettacolarizzazione del mercato, appare sempre più in crisi e con essa il ruolo degli storici dell'arte. A riguardo vorrei proporre quattro articoli usciti su Il fatto Quotidiano scritti da Tomaso Montanari, docente presso la facoltà Federico II di Napoli ed autore del bellissimo pamphlet A cosa serve Michelangelo? (qui si può leggere la premessa). Tra queste righe tutta la deriva "mercantile" della storia dell'arte, l'indifferenza verso il patrimonio dello Stato, la mancanza di studi scientifici, gli interessi commerciali, l'assenza degli storici, la crisi di un sistema di tutela che è stato da sempre il nostro fiore all'occhiello.





e come ciliegina sulla torna mettiamoci anche Salvatore Settis

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