martedì 29 giugno 2010

La Girandola di Castel Sant'Angelo



Per la festa del 29 giugno dei santi Pietro e Paolo dall'anno scorso a Roma è stata ripristinata l'usanza della celebre Girandola a Castel Sant'Angelo e, anche quest'anno, ieri si è potuta ammirare in tutto il suo splendore di luci e suggestioni dall'altra parte del Tevere o da Ponte sant'Angelo, spettacolo unico nel suo genere che ricorda i fasti di un tempo della corte pontificia quando Roma appariva agli occhi del mondo una meraviglia e ogni festa, spettacolo o cerimonia, era pervasa da una forte carica di magnificenza. La "girandola", introdotta a Roma nel 1481 per celebrare il pontificato di Papa Sisto IV e poi in seguito utilizzata per celebrare le principali festività dell'anno, consiste in una cerimonia di luci, spari, mortaretti, colpi di cannone e fuochi d'artificio che arriva a durare fino ad un'ora e mezza. Fin dalla metà del Cinquecento i fuochi d’artificio, entrati nella tradizione festiva popolare italiana dal XIV secolo, assumono il carattere di evento finale di cerimonie ufficiali quali tornei, cavalcate per illustri ospiti, vittorie militari, incoronazioni del principe, canonizzazioni. La sera della vigilia della festa del Santo, la basilica di San Pietro viene ricoperta da lanterne e fiaccole disposte in modo da esaltarne la bellezza e le forme. E’ una visione che, in un mondo dove il buio della notte non è stato ancora annullato da una potente illuminazione pubblica (solo nel 1856 la città viene dotata dell’impianto a gas), nessun romano e nessuno degli innumerevoli stranieri presenti nella città vuole perdersi.  Contrappunto laico alla suggestiva luminaria di San Pietro è la girandola di Castel Sant’Angelo. La prima girandola fu probabilmente eseguita già nel 1481 per l’anniversario della salita al soglio pontificio di Sisto IV. Ne seguirono per l’incoronazione dei papi, per i loro compleanni, per le venute dei principi e in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo. Nel 1851 la girandola viene trasferita sul piazzale del Pincio.



Sarebbe comunque riduttivo definire la Girandola un semplice fuoco d’artificio. Questo grandioso spettacolo pirotecnico era ottenuto grazie a enormi macchinari sistemati sulla sommità del Castello: attraverso l’accensione di razzi, bengala ed altri fuochi artificiali si generavano disegni fantastici, che avvolgevano il castello. Al disegno delle macchine per le girandole di Castel Sant’ Angelo si applicarono i più grandi artisti del tempo: da Michelangelo al Bernini, da Vanvitelli al Fuga. Era un vanto da mostrare all’intera Europa per l’ingegno, l’architettura e i colori che i “mastri” addetti segretamente e sotto giuramento si tramandavano nel tempo. Scopro dal sito del Mibac come dietro lo spettacolo pirotecnico vi fosse una complessa simbologia e che tutto (dai disegni, ai colori, agli effetti) fosse minuziosamente studiato; circolavano già dal '400 trattati sull'arte pirotecnica e da questi manuali si ricavano anche miscele dimenticate nel tempo che in parte, oggi, vengono riscoperte: il LICOPODIO, una spora di una pianta che cresce nelle remote foreste degli Urali e in alcune zone delle Alpi, che opportunamente trattata crea degli effetti straordinari; oppure la LAMINARIA, un‟alga che ci arriva da una baia dell‟Irlanda del Nord, una baia che sembra incantata, come da incanto sono gli effetti che quest‟alga produce dietro una complessa manipolazione; o ancora il DITTAMO, arbusto che cresce anche da noi; tra le varie curiosità vi è anche un insalata la SARNICOLA, che cresce in prossimità del mare su terreni e rocce ricchi di salinità, ottima da assaporare con aceto e olio di oliva, ma che bruciata genera dei sali che solo noi sappiamo come usare, e che un tempo erano utilizzati dai mastri vetrai di Venezia. (articolo sulla Girandola e l'arte pirotecnica).
In basso una galleria con alcune suggestive vedute notturne di Roma con l'evento della Girandola. Se volete, anche un modo per festeggiare le 50.000 visite di questo blog, un risultato inaspettato poco più di un anno fa quando ho iniziato ad inserire "suggestione d'arte". Un ringraziamento, pertanto, va a tutti i lettori, occasionali o meno.



















1 commento:

  1. Buonasera, vorrei sapere i titoli dei dipinti di Castel S.Angelo e dove si trovano. Grazie
    scrivere a info@mmms.it

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